11/04/2025
Dopo la scorpacciata di crolli, di rimbalzi, di titoli di giornale, servizi ai telegiornali e articoli web sui miliardi bruciati dalle borse delle ultime settimane, cosa ci resta?
Le borse non sono certo luogo dove la razionalità abbonda e, anche questa volta, qualsiasi ragionamento razionale viene spesso seguito da un sonoro…..si lo so… però….
A poco serve sapere che tutte le altre volte che nella storia i mercati sono scesi o crollati, i valori di partenza sono sempre stati recuperati e poi nuovi massimi sono stati sempre raggiunti.
Sapere questo dovrebbe essere sufficiente a evitare, o almeno ridurre, l’ansia, la tensione e il panico di questi giorni.
Ma sapere non basta, è sempre .…si lo so… però….
È una ulteriore conferma che gli esseri umani non sono attrezzati per sopportare emotivamente l’andamento di Wall Street, e che chi investe in azioni (il più potente propellente della storia per incrementare i patrimoni nel tempo) anziché rincorrere dati e previsioni finanziarie finanziari dovrebbe occuparsi della gestione del proprio stato d’animo di investitore.
Non è l’andamento dei mercati, infatti, che genera le perdite, ma è l’affrontare gli investimenti in azioni senza l’adeguata preparazione.
Non certo tecnica o finanziaria come erroneamente si crede, ma relativa alla consapevolezza, alle corrette aspettative, al corretto orizzonte temporale e soprattutto all’adozione di un metodo (predefinito prima di investire) per disciplinare il comportamento durante la vita dell’investimento, fino alla sua liquidazione.
Solo in questo modo si potrà provare ad approfittare dell’andamento dei mercati, per incrementare nel tempo il patrimonio in modo consistente e poter vivere serenamente, anche magari andando a giocare a golf, i periodi (inevitabili) di grande volatilità sui mercati.